Sappiamo che Kos è stata abitata fin dalla preistoria, grazie ai ritrovamenti scoperti nelle grotta di Aspri Petra sulla collina di Zini vicino a Kefalos. Studi sistematici e ricerche arricchite da recenti scopoerte, posizionano questi ritrovamenti alla prima ’Età del Bronzo, detta anche Periodo Proto Elladico (2900-2100 AC). A quel tempo vaste popolazioni Pelagiche si espansero attraverso la terraferma Greca, il Mare Egeo, l’Asia Minore e Cipro.
Si stima che i primi residenti si siano stabiliti nella città di Kos intorno al 2300-2000 AC e che furono influenzati dalle culture Minoica e Micenea che vi lasciarono tracce importanti (1600-1150 AC). In seguito alla Guerra di Troia alla quale Kos prese parte con le isole vicine inviando 30 navi da guerra, iniziò civilizzazione Dorica che stava estendendosi alle isole e alle coste dell’Asia Minore. In accordo con le prevalenti teorie, i nuovi residenti di Kos venivano dall’Argolide.
Kos è stata la città natale di Ippocrate (460-377 AC), il padre della medicina, che visse e insegnò sull’isola per tutta la sua vita. C’è ancora un platano gigantesco appena fuori la piazza principale, dove si dice che Ippocrate insegnasse ai suoi allievi. Nelle vicinanze sorge l’Asclepeion, tempio del dio della guarigione Asclepio, uno dei siti archeologici più interessanti dell’Isola.
Ma Kos non è solo storia, è anche un grande centro turistico che offre ottimi servizi ed attrazioni naturali straordinarie. Il dedalo di viuzze intorno al porto ci immerge in atmosfere di sapore ottomano; del resto la costa della Turchia è visibile all’orizzonte. Kefalos è invece la città principale a sud-ovest dell’isola dove si trovano le spiagge migliori. La cucina è il divertimento si fondono nelle caratteristiche taverne dove si cena a base di prodotti locali, pesce freschissimo accompagnati ottimo vino delle colline, musica e sirtaki.