Pochi posti nel mondo hanno catturato l’immaginazione di esploratori e viaggiatori come le regioni sudamericane della Patagonia e della Terra del Fuoco. Sono ormai passati quattro secoli da che i primi europei sbarcarono qui su un veliero capitanato da Ferdinando Magellano, e ancora questa vasta e remota regione rimane per lo più inesplorata.
La Patagonia comprende territori di Argentina e Cile. Fin dalla sua scoperta, la sole menzione del suo nome risveglia il fascino della distanza, della purezza e dell’ignoto. Un viaggiatore può guidare per giorni e giorni senza incontrare anima viva nelle vaste distese della pampa: la sua percezione del tempo e della distanza è distorta al punto tale da fargli credere di essere l’ultimo uomo rimasto sulla terra. Ciò che seduce i molti in Patagonia, è l’idea che si sta viaggiando verso l’estrema fine del Mondo. E’ una seduzione ma anche una illusione: dopotutto ci sono popoli che vivono anche in queste terre.
La parte Argentina della Patagonia si estende a sud del fiume Colorado tra le Ande e l’Oceano Atlantico. E’ caratterizzata dalla forza primitiva dei suoi panorami dove la mano dell’uomo, nonostante sia presente, passa di solito inosservata. Qui la natura si impone con vigore a chi osserva gli altopiani semi aridi dell’est solcati da valli profonde e canyons, come nelle catene dei monti occidentali coperte da tappeti arborei, coronate da neve e punteggiate di laghi e ghiacciai.