Un tempo colonia olandese, poi francese, e infine inglese, Mauritius ottenne l'indipendenza nel 1968.
La storia di Mauritius è intrecciata di culture multinazionali e non ci sorprende che celebri un altrettanto vario numero di festività ed eventi speciali.
A Mauritius non c’è un vero e proprio cambio di stagione: da luglio a settembre le temperature del giorno degradano da calde a miti e, con poca pioggia e umidità, questa è la stagione adatta per una visita. Da dicembre a marzo, quando le acque sono più chiare, è il periodo migliore per le immersioni. Giugno e agosto sono ideali per il surfing mentre da ottobre ad aprile, quando i grandi predatori cacciano vicino alla riva, si pratica la pesca d’altura.
A Mauritius ci sono molte attrazioni, immersioni, surf, pesca, vulcani, cascate e la capitale multi-culturale di Port Louis. Vi si trova una vasta scelta di bellissime spiagge, ed è un ottimo posto per rilassarsi.
Un altro ottimo motivo per una visitare Mauritius è la straordinaria varietà di cucine che offre come la creola, l’europea, la cinese e l’indiana, con specialità quasi sempre a base di frutti di mare. Un buffet tipico potrebbe includere un biryani musulmano, pollo al curry indiano, un piatto di maiale cinese, arrosto di manzo creolo e verdure alla francese, il tutto accompagnato sempre da riso bollito. Specialità tipiche sono il “rougaille”, un piatto mediterraneo con pomodori, cipolle, aglio e ogni tipo di carne o pesce, e il “daube” ovvero un polipo stufato. La birra prodotta localmente e il rum sono molto forti, diffusi e a buon mercato; i vini sono invece costosi e in genere importati dalla Francia o dal Sudafrica.